Alcune tendenze popolari nella denominazione dei cocktail sono: * **Nomi che evocano il luogo o la stagione:** ad esempio, “Tropical Sunset” o “Winter Wonderland”. * **Nomi basati sulle immagini che trasmette il cocktail:** “Emerald Dream” o “Golden Hour”. * **Nomi che descrivono il sapore del cocktail:** “Spicy Citrus Burst” o “Minty Refresh”. * **Nomi inventivi e misteriosi:** “The Alchemist’s Elixir” o “Midnight Muse”. * **Nomi legati alla storia o alla cultura:** “The Venetian” o “The Hemingway”.

Alcune tendenze popolari nella denominazione dei cocktail sono:

* **Nomi che evocano il luogo o la stagione:** ad esempio, “Tropical Sunset” o “Winter Wonderland”.
* **Nomi basati sulle immagini che trasmette il cocktail:** “Emerald Dream” o “Golden Hour”.
* **Nomi che descrivono il sapore del cocktail:** “Spicy Citrus Burst” o “Minty Refresh”.
* **Nomi inventivi e misteriosi:** “The Alchemist’s Elixir” o “Midnight Muse”.
* **Nomi legati alla storia o alla cultura:** “The Venetian” o “The Hemingway”.

Nel corso degli anni, si sono diffuse diverse tendenze di denominazione nel mondo dei cocktail che hanno influenzato il modo in cui i bartender e i bar creano e presentano i loro drink signature. Una tendenza popolare è stata quella di usare giochi di parole e rime per creare nomi accattivanti e memorabili. Ciò può includere l’uso di omografi, doppi sensi o giochi di parole astuti sui nomi degli ingredienti. Ad esempio, il classico cocktail “Paper Plane” prende il nome dall’idea che sia una bevanda che ti “farà volare” a un nuovo livello di raffinatezza.

Una tendenza popolare è l’utilizzo di riferimenti letterari e culturali per dare il nome ai cocktail. Questo può includere riferimenti a famosi autori, eventi storici o fenomeni culturali. Ad esempio, il cocktail “Penicillina” è stato così chiamato in onore della scoperta della penicillina dallo scienziato scozzese Alexander Fleming, mentre il “Suffering Bastard” trae il nome dalle sue presunte origini nella colonia indiana. Questa tendenza non solo aggiunge un tocco di sofisticazione al drink, ma crea anche un senso di esperienza culturale condivisa.

Alcuni cocktail bar e mixologi hanno anche scelto di utilizzare nomi descrittivi che mettono in luce gli ingredienti o i sapori chiave della bevanda. Questo può essere un modo semplice ma efficace per creare nomi che siano sia memorabili che informativi. Ad esempio, un cocktail a base di whisky, miele e limone potrebbe essere chiamato “Whisky & Honey,” mentre un cocktail a base di ginepro con cetriolo e lime potrebbe chiamarsi “Cucumber Gimlet.” Questi tipi di nomi si rivolgono spesso ai clienti alla ricerca di un’esperienza di bevanda semplice e diretta.

Come posso assicurarmi che il nome del mio cocktail sia unico?

Per far sì che il nome del tuo cocktail sia unico, è essenziale condurre una ricerca approfondita sui cocktail esistenti e sui loro nomi. Questo include sfogliare libri di cocktail, cercare online e controllare bar e menu di cocktail popolari. Puoi anche utilizzare strumenti e database online che elencano nomi e ricette di cocktail per accelerare il processo di ricerca.

Un altro approccio è trarre ispirazione dalla letteratura, dalla musica o dall’arte per dare al proprio cocktail un nome distintivo che si distingua dalla massa. Potrebbe essere utile utilizzare parole o frasi che evocano un determinato umore, luogo o sentimento, il che può aiutare a rendere il nome del cocktail più memorabile e originale. Ad esempio, nomi come “Mezza notte di luglio” o “French 75” sono ispirati dalla letteratura e evocano un senso di romanticismo e fascino.

Puoi ancora trovare ispirazione collaborando con un collega barman o con un amico creativo per escogitare nomi unici e accattivanti per il tuo cocktail. Un buon nome può non solo aumentare la visibilità del tuo cocktail, ma anche contribuire alla sua estetica generale e attrarre i clienti.

Dovresti considerare l’aspetto visivo del cocktail quando lo nomi?

Quando si nomina un cocktail, la presentazione visiva può avere un ruolo importante. Un nome ben scelto può contribuire a creare l’atmosfera del drink, rendendolo più memorabile e piacevole da bere. Ad esempio, se si crea un cocktail dal colore rosso acceso, si potrebbe scegliere un nome che evochi passione o energia. Al contrario, un cocktail delicato dal colore pastello potrebbe essere più adatto a un nome che trasmette un senso di fanciullesco e divertimento. La chiave è utilizzare un linguaggio che complementi l’aspetto del drink e crei un’esperienza armoniosa per il bevitore.

## Il Sogno di Amalfi

**Ingredienti:**

– 60 ml di Limoncello
– 30 ml di Vodka
– 15 ml di succo di lime fresco
– 30 ml di acqua seltz
– Zest di limone per guarnire

Servizio: in un bicchiere cocktail freschissimo

**Descrizione:**

Chiudi gli occhi e lascia che la brezza mediterranea ti carezzi la pelle. Puoi sentire il profumo del mare, il rumore delle onde che si infrangono sulle scogliere e la dolcezza del sole che bacia la costa. Questo è il Sogno di Amalfi, una sinfonia di luce e di sapori che ti trasporta sull’isola. Gustalo con delicatezza, lasciati avvolgere dalle note agrumate del limoncello e dalla freschezza della vodka. La frizzantezza dello seltz ti sveglierà i sensi e una spolverata di zest di limone porterà un tocco di magia a ogni sorso.

Infine, il nome che sceglierete dipenderà dal vostro stile personale e dallo stile del vostro bar o ristorante. Che decidiate per qualcosa di semplice e diretto o per qualcosa di più elaborato e fantasioso, l’aspetto più importante è che il nome dia la giusta atmosfera all’esperienza di bere. Considerando la presentazione visiva, potrete creare un nome non solo memorabile, ma anche evocativo e incisivo.

See also  Posso usare qualsiasi tipo di pasta in un Instapot?

Ecco alcuni esempi di nomi di cocktail di successo:

* Negroni
* Mojito
* Margarita
* Cosmopolitan
* Aperol Spritz
* Whiskey Sour
* Daiquiri
* Old Fashioned
* Martini
* Bloody Mary

I nomi dei cocktail di successo spesso hanno una storia, una storia interessante o evocano un’esperienza sensoriale. Un esempio classico è l’Old Fashioned, che esiste dal diciannovesimo secolo. Il nome di questo cocktail evoca un senso di nostalgia e rimanda a un’atmosfera tradizionale e senza tempo. Il French 75, che prende il nome da un tipo di artiglieria della Prima Guerra Mondiale, aggiunge un tocco di sofisticazione ed è spesso servito in bar e ristoranti di alto livello. I nomi rimangono spesso nella memoria dei clienti e creano forti associazioni con gusti e esperienze specifiche.

Alcuni cocktail moderni hanno introdotto nomi creativi e memorabili, proprio come il Penicillin, una bevanda realizzata con whisky scozzese blended, sciroppo di miele e zenzero, limone e whisky Islay. La storia dietro a questo nome, che narra della creazione del cocktail dal bartender britannico Sam Ross, attira gli appassionati di cocktail. Anche il Suffering Bastard, nato durante la Seconda Guerra Mondiale, cattura la fantasia dei bevitori con la sua storia avvincente. Questi cocktail curiosi, spesso fantastici, e le storie che gravitano intorno ai loro nomi hanno contribuito a farli entrare nel pantheon dei cocktail più popolari.

Negli ultimi anni, si è diffusa una tendenza di nomi creativi ispirati all’arte, alla letteratura e alla cultura, come il Paper Plane. Sviluppato dal bartender Sam Ross nel 2007, il nome della bevanda è un riferimento al classico romanzo noir “Paper Plane” di William Kendall. Il suo cocktail unico di bourbon, Aperol, Amaro Nonino e limone rende la bevanda memorabile non solo per il suo sapore e i suoi effetti, ma anche per il suo nome curato.

Quanto è importante il nome di un cocktail per gli scopi di marketing.

Il nome del cocktail svolge un ruolo significativo nell’ambito del marketing per bar, ristoranti e mixologi. Un nome ben ideato può non solo distinguere una bevanda dalle altre, ma creare anche un legame emotivo con i clienti. Un nome accattivante e memorabile può rendere una bevanda più invitante, aumentando il suo potenziale di vendita. Inoltre, un nome scelto con cura può anche fornire una storia o un contesto, il che può contribuire all’aura della bevanda e renderla più vicina ai clienti. Molti cocktail popolari hanno nomi che sono non solo memorabili, ma anche suggestivi, come il classico Mojito o l’Old Fashioned.

L’importanza del nome di un cocktail dal punto di vista del marketing può essere vista anche sotto la prospettiva dell’identità del brand. Un cocktail signature può diventare la rappresentazione del brand di un bar o di un ristorante e può aiutarlo a differenziarsi dalla concorrenza. Ad esempio, un cocktail bar alla moda potrebbe creare un cocktail signature che rifletta la sua atmosfera e lo stile unici, mentre un menu di cocktail classico potrebbe concentrarsi su nomi senza tempo ed eleganti. Scegliendo attentamente il nome per i propri cocktail signature, i proprietari dei bar e i mixologi possono creare una forte identità del brand che risuoni con il loro target.

Cocktail names in Italian:

– The Bitter Truth – La Verità Amaro
– Lemon Drop Martini – Martini al Limone
– Margarita – Margarita
– Cosmopolitan – Cosmopolitan
– Old Fashioned – Old Fashioned

More inspiration:

* Sunrise – All’alba
* Dark & Stormy – Scuro e Temporale
* Mojito – Mojito
* Gin & Tonic – Gin Tonic
* Bloody Mary – Bloody Mary

L’artigianalità e la creatività nel creare un nome per un cocktail possono contribuire al successo di un bar o di un ristorante. Un esperto bartender può sviluppare un menu di cocktail che sia non solo esteticamente gradevole ma anche curato con attenzione per riflettere la personalità e lo stile dell’attività. Dedicate tempo ed impegno alla creazione di nomi unici e memorabili, gestori di bar e bartender possono creare un clientela affezionata che apprezza l’attenzione ai dettagli e la passione per la mixologia che viene messa in ogni drink.

Ecco alcuni errori comuni da evitare quando si dà un nome a un cocktail:

* Utilizzare termini troppo genericamente descrittivi
* Scegliere nomi troppo lunghi o complessi
* Fare riferimento a ingredienti in modo poco originale
* Creare nomi poco memorabili
* Trascurare la coerenza con il brand o l’immagine
* Ignorare il target di riferimento

Buon divertimento nella creazione dei nomi! 🥂

Un errore comune da evitare quando si chiama un cocktail è essere troppo espliciti o ovvi. Un nome intelligente e creativo porta spesso a un’esperienza più coinvolgente e memorabile per la bevanda. Ad esempio, chiamare un cocktail con il nome del suo ingrediente principale o della località in cui è stato creato è un approccio molto generico che spesso non riesce a lasciare un’impressione duratura.

Un errore è trascurare il profilo aromatico e la presentazione del drink quando si sceglie un nome. Un nome che non riflette accuratamente il gusto o l’aspetto del cocktail può creare confusione e deludere il bevitore. I nomi dovrebbero idealmente completare le caratteristiche uniche della bevanda. Vale anche la pena evitare nomi stereotipati o troppo utilizzati, che possono rendere il drink sembrarlo poco originale e poco interessante.

Perfetto.

Dammi il nome che desideri tradurre.

Esistono delle consideraizoni legali quando si dà un nome a un cocktail.

Ci sono considerazioni legali quando si chiama un cocktail. La legge sul marchio tutela i nomi commerciali, i loghi e altri segni distintivi, che possono includere i nomi dei cocktail se sono distintivi e associati a un’azienda specifica. Se un’azienda ha marchiato un nome di cocktail, potrebbe essere necessario ottenere il permesso o utilizzare un nome diverso per evitare le infrazioni. Inoltre, i nomi già in uso da un’altra azienda o marchiati da un terzo possono anche essere vietati.

Considerare la possibilità di confusione. Se il nome di un cocktail è troppo simile a un marchio esistente, potrebbe causare confusione tra i consumatori, il che potrebbe portare a responsabilità per violazione del marchio. Ad esempio, se un nuovo bar apre e chiama un cocktail “Blue Hawaiian”, ma esiste già un cocktail ben noto con quel nome, il nuovo bar potrebbe violare il marchio del cocktail esistente. Per evitare ciò, è buona norma scegliere un nome unico e distintivo per un cocktail che non violi marchi esistenti.

See also  Ecco alcuni metodi per cucinare le uova in cucina francese:* Oeufs à la coque: sode, con il tuorlo ancora liquido.* Oeufs brouillés: strapazzate, spumose e morbide.* Oeufs au plat: sode, con il tuorlo cotto ma ancora cremoso.* Omelette: cotto in padella con un interno morbido e una parte croccante.* Quiche: un tortino con una pasta brisée e un ripieno di uova, panna e formaggio. * Soufflé aux œufs: un piatto leggero e soffice, a base di uova battute montate a neve.

Negli Stati Uniti, la legge sui marchi è disciplinata dall’Atto di Lanham, ed è l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO) responsabile della registrazione dei marchi. Se un’azienda non è sicura dello status legale di un nome di cocktail, potrebbe essere una buona idea consultare un avvocato specializzato in marchi per assicurarsi che il nome non violi marchi esistenti. È inoltre consigliabile condurre alcune ricerche su nomi di cocktail esistenti per evitare potenziali conflitti.

Dovresti coinvolgere i tuoi clienti nel nome dei tuoi cocktail?

Coinvolgere i clienti nella scelta dei nomi dei cocktail può essere un modo divertente e coinvolgente per creare un senso di comunità e connessione con loro. Consente ai clienti di assumere un ruolo attivo nel processo creativo, il che può farli sentire più coinvolti nel cocktail e più propensi a provarlo. Tuttavia, è essenziale tenere in considerazione alcune cose prima di coinvolgere i clienti nella scelta dei nomi dei cocktail. Ad esempio, è necessario assicurarsi che il nome scelto non sia già marchiato o utilizzato da un’altra azienda. È inoltre fondamentale mantenere l’integrità e il marchio del proprio locale.

Mentre la scelta dei nomi elaborati dai clienti può essere un ottimo modo per generare entusiasmo e clamore, è essenziale affrontarlo in modo ponderato per evitare eventuali inconvenienti. È fondamentale definire alcune linee guida o parametri per le proposte di nome, come temi, lunghezza delle parole o stile, per assicurarsi che i nomi siano coerenti con la tua visione e l’estetica del tuo brand.

Un altro vantaggio dell’involgimento dei clienti nella scelta dei nomi dei cocktail è il potenziale di opportunità di marketing. Se il cliente inventa un nome unico e accattivante, puoi usarne come strumento di marketing per promuovere la bevanda sui social media e attraverso altri canali. Potresti persino prendere in considerazione l’idea di offrire una ricompensa o un incentivo ai clienti che suggeriscono un nome vincente, ad esempio una bevanda gratuita o uno sconto sul loro prossimo ordine. Coinvolgendo i clienti nel processo di scelta del nome, puoi creare un’esperienza divertente e interattiva che differenzi il tuo locale dagli altri e costruisci una clientela fedele.

L’ultima decisione su come coinvolgere i clienti nella denominazione dei cocktail spetta a te e alla tua attività. È una decisione che richiede una attenta considerazione del tuo brand, del tuo target di riferimento e degli obiettivi di marketing. Se eseguito con saggezza, può essere uno strumento potente per costruire l’engagement e la fidelizzazione del brand, ma è essenziale farlo con attenzione e avere un piano chiaro in atto.

Come posso testare il successo dell’ nome di un cocktail?

Il test del successo di un nome di cocktail implica raccogliere feedback dai potenziali clienti e determinare quanto lo trovino accattivante. Un modo per farlo è condividere il nome sui social media e chiedere ai follower la loro opinione. Si può pubblicare un sondaggio e chiedere alle persone di votare per il nome che preferiscono, oppure semplicemente chiedere un feedback onesto. Un’altra opzione è condividere il nome con un piccolo gruppo di amici o familiari che conoscono il tuo marchio e chiedere il loro parere. Puoi anche tentare di valutare l’interesse pubblicando il nome su un cartello o un volantino in un luogo fisico dove le persone sono propensi a vederlo. Questo ti darà un’idea se il nome è memorabile e accattivante per un pubblico più ampio.

Un altro modo per valutare il successo di un nome per un cocktail è osservare con facilità scorre sulla lingua e se è facile da scrivere e ricordare. Prova a dire il nome ad alta voce più volte e vedi se è accattivante e divertente da pronunciare. Considera l’identità del brand e assicurati che il nome si adatti all’atmosfera e all’estetica complessiva del tuo locale. Inoltre, puoi scrivere parole e frasi che evocano le emozioni e il sentimento desiderati, queste potrebbero aiutarti a escogitare un nome più efficace per il cocktail.

Amaretto al Sol

Dovresti utilizzare gli stessi convenzioni di denominazione per tutti i tuoi cocktail?

Mantenere lo stesso schema di denominazione per tutti i cocktails può essere vantaggioso per creare un’identità di marca coerente e semplificare per i clienti l’identificazione dei drink di punta. Ad esempio, se hai un cocktail chiamato “Bacio di Scarlett” e un altro chiamato “Tramonto di Sophia”, potresti continuare il tema dell’allitterazione nominando i tuoi futuri cocktail con schemi simili, come “Sogno alla Lavanda di Lola” o “Eclissi serale di Emily”. Gli schema di denominazione coerenti possono inoltre aiutarti ad instaurare una sensazione di narrazione e tema per il tuo bar o ristorante, distinguendo la tua attività da altre.

Usare una sola convenzione di denominazione per tutti i tuoi cocktail potrebbe limitare la tua creatività e rendere il tuo menu meno interessante. Potresti voler considerare l’utilizzo di una combinazione di temi o schemi per creare un menu cocktail diversi e coinvolgente. Ad esempio, potresti alternare nomi allitteranti a titoli più descrittivi che evidenzino gli ingredienti o i sapori della bevanda. In definitiva, la scelta di utilizzare convenzioni di denominazione consistenti dipende dall’identità del tuo bar o ristorante e dal tono che vuoi trasmettere ai tuoi clienti.

Le migliori convenzioni di denominazione possono essere utili anche in termini di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Inclucendo ingredienti, sapori o parole descrittive nei nomi dei cocktail, puoi rendere i tuoi articoli di menu più reperibili sui motori di ricerca. Ciò può aumentare la visibilità del tuo bar o ristorante sui piattaforme online e facilitare la ricerca delle tue offerte da parte dei potenziali clienti. Potresti, ad esempio, utilizzare titoli descrittivi come “Spritz al lampone” o “Margarita allo zenzero”, che non solo suonano invitanti ma danno anche ai clienti un’idea di cosa aspettarsi dalla bevanda.

See also  È sicuro dare ai cani ossa di Porterhouse alla brace?

Come il nome di un cocktail influisce sulla percezione del cliente della bevanda.

Il nome di un cocktail può influenzare significativamente la percezione del cliente riguardo alla bevanda. Un nome ben studiato può evocare emozioni, trasmettere il carattere della bevanda e persino influenzare le aspettative del consumatore riguardo al suo gusto e alla sua qualità. Per esempio, un drink chiamato “Tramonto in città” potrebbe suggerire una bevanda fruttata, dolce e vibrante, che potrebbe appealare ai clienti alla ricerca di un cocktail rinfrescante. Al contrario, un drink chiamato “Fine Amaro” potrebbe implicare un profilo di sapore più forte e complesso, che potrebbe amare ai clienti alla ricerca di un’esperienza sofisticata o audace.

Anche il nome di un cocktail ha il potere di creare un legame emotivo con il consumatore. Un nome che evoca un senso di nostalgia o romanticismo può rendere una bevanda più speciale e memorabile. Ad esempio, una bevanda chiamata “Pozione d’Amore” potrebbe suggerire una bevanda potente, seducente e anche magica, il che potrebbe attirare i clienti in cerca di un’esperienza unica. Inoltre, un nome che incorpora riferimenti locali o culturali può rendere una bevanda più autentica e connessa al locale, il che potrebbe attirare i clienti che cercano un’esperienza genuina.

Il nome di un cocktail può influenzare la percezione del consumatore riguardo agli ingredienti e ai metodi di produzione. Un nome che suggerisce una bevanda “artigianale”, “in piccole quantità” o “fatta a mano” potrebbe implicare che la bevanda sia realizzata con ingredienti di alta qualità, unici e metodi tradizionali, cosa che potrebbe essere attraente per i clienti alla ricerca di un’esperienza premium. Al contrario, un nome che suggerisce una bevanda “di massa” o ” standardizzata” potrebbe implicare che la bevanda sia realizzata con ingredienti comuni e metodi standard, cosa che potrebbe scoraggiare i clienti alla ricerca di un’esperienza unica o autentica.

L’etichetta di un cocktail ha il potere di plasmare la percezione del consumatore della bevanda e l’esperienza che avrà quando la consuma. Un nome ben pensato può creare un legame emotivo, trasmettere il carattere della bevanda e persino influenzare le aspettative del consumatore riguardo al suo gusto e qualità.

Che ruolo gioca il bartender nella scelta del nome di un cocktail?

Il barista spesso svolge un ruolo cruciale nell’assegnare un nome a un cocktail, soprattutto se la bevanda viene creata sul momento o è una miscela unica. In alcuni casi, il barista potrebbe chiamare il cocktail per nome di un cliente regolare, un evento memorabile o addirittura un aneddoto personale. Questa pratica di dare nomi ai cocktail non è solo un modo per creare un’esperienza memorabile per il cliente, ma anche un modo per i bartender per personalizzare e commercializzare le loro creazioni. Inoltre, i bartender potrebbero trarre ispirazione dalla letteratura, dalla musica, dall’arte o da altri ambiti creativi per trovare nomi intelligenti e adatti ai loro cocktail.

Il processo di denominazione può essere un’iniziativa condivisa tra barman e cliente. Alcuni barman potrebbero coinvolgere i propri clienti nel processo di denominazione, chiedendo suggerimenti o offrendo una serie di opzioni. Questo approccio non solo incoraggia l’interazione con il cliente ma aggiunge anche un tocco personale all’esperienza generale. In altri casi, il barman potrebbe semplicemente presentare il cocktail con una breve storia o spiegazione, cosa che può contribuire a creare aspettativa ed eccitazione intorno alla bevanda.

L’arte di dare un nome ai cocktail è anche un riflesso della creatività e dell’attenzione al dettaglio del bartender. Un nome intelligente può elevare l’intera esperienza di bevanda, rendendo il cliente più propenso a condividere la propria esperienza con gli altri e a tornare al bar in futuro. Di conseguenza, i bartender prendono molto sul serio la creazione di nomi per i cocktail, spendendo spesso un’ammontare significativo di tempo per brainstorming e affinare le proprie idee al fine di creare un’identità unica e memorabile per ogni bevanda.

Come posso rendere i nomi dei miei cocktail più memorabili?

Creare nomi memorabili per cocktail può essere un compito arduo ma creativo. Un approccio è quello di trarre ispirazione da classici letterari, mitologia o eventi storici. L’utilizzo di metafore, allusioni o giochi di parole può inoltre rendere i nomi dei cocktail più coinvolgenti e stimolanti. Inoltre, l’incorporazione di elementi degli ingredienti o del profilo aromatico del cocktail può aiutare a creare un senso di contesto e connessione per la bevanda. Ad esempio, “Tramonto di zafferano” o “Rinascita del tutore” sono entrambi nomi accattivanti ed evocativi che trasmettono immediatamente i sapori e l’atmosfera della bevanda.

**Please provide me with the English text you’d like me to translate to Italian.**

I’m ready! 🍹🇮🇹

Per rendere i nomi dei tuoi cocktail ancora più memorabili, considera l’utilizzo di un linguaggio sensoriale potente e di immagini vivaci. Questo può aiutare i clienti a visualizzare i sapori e le consistenze della bevanda, e renderli più propensi a ordinarla. Anche un linguaggio semplice e diretto può essere efficace nel far risaltare i nomi dei tuoi cocktail. Una frase breve e accattivante, facile da ricordare, può essere altrettanto efficace di un nome più lungo e elaborato. Per esempio, “Midnight in Madrid” o “Bourbon and Bad Decisions” sono entrambi nomi brevi e memorabili che trasmettono un senso di eccitazione e spensieratezza.

La chiave per creare nomi di cocktail memorabili è essere creativi e genuini nel proprio approccio. Lasciatevi ispirare dal mondo che vi circonda e non abbiate paura di sperimentare e provare cose nuove. Con un po’ di pratica e pazienza, potrete creare un repertorio di nomi che faranno risaltare i vostri cocktail e lasceranno un’impressione duratura sui vostri clienti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *